MERCATO RESIDENZIALE AL GIRO DI BOA? CRESCE LA FIDUCIA NEGLI ACQUIRENTI E AUMENTA LA DOMANDA DI ABITAZIONE. IL SEMESTRE CHIUDE IN LEGGERO CALO SULLE COMPRAVENDITE (-2,8%), MA CON I PREZZI ANCORA IN SALITA (+1,1%)

I dati relativi al primo semestre del 2024 mostrano un mercato residenziale in buona salute, con le famiglie italiane che si approcciano all’acquisto dell’abitazione spinte da una maggiore fiducia, motivata in parte anche dal consolidamento di alcuni fondamentali economici che l’Italia attualmente vanta e che la contraddistinguono nel panorama europeo.

Tassi di interesse in diminuzione, compravendite  con un secondo trimestre in miglioramento (+1,2%), prezzi in crescita e dinamicità della domanda riflettono il giro di boa che, il mercato residenziale ha percorso in questo primo semestre dell’anno rispetto a un 2023 che, come noto, ha visto numeri in calo. È bastato che i tassi ufficiali tornassero a scendere e, soprattutto, che i media ne dessero notizia, per ridare fiducia a un intero comparto. Un calo che sta certamente favorendo sia gli investitori, che vedono tornare in equilibrio molti dei business plan rimasti incagliati dall’aumento dei tassi dello scorso anno, sia le famiglie, quelle che hanno la necessità di acquistare o sostituire la propria abitazione e che tornano a incontrare i propri consulenti del credito, oltre a quelle che hanno già dei mutui in essere e che vedono diminuire il peso delle rate ha dichiarato Marco Speretta, Direttore Generale del Gruppo Gabetti.

Il miglioramento nel trend delle compravendite, così come la crescita delle quotazioni, dimostra che l’investimento immobiliare rimane per gli italiani una certezza. L’acquisto dell’abitazione, infatti, anche in questo scenario geopolitico e macro-economico non propriamente scevro da intemperie, è forse l’unico porto sicuro che mette a riparo i nostri risparmi, oltre a essere condizione necessaria per raggiungere il massimo del benessere familiare” ha aggiunto Marco Speretta.

CONTESTO ECONOMICO

L’indice del clima di fiducia è in aumento dell’8% rispetto a ottobre del 2023, e del 2% rispetto a gennaio 2024: cresce sia quello economico (+1% rispetto a inizio anno) sia quello personale (+3% su inizio anno). A livello di PIL, questo primo semestre dell’anno ha visto un leggero incremento dello 0,3% nel Q1 e dello 0,2% nel Q2, confermando una crescita che continua dalla seconda metà del 2020. Anche sul fronte degli occupati, l’Italia sta vedendo numeri sempre in crescita, con il primo semestre che raggiunge quota 143.305 occupati, +2% sullo stesso periodo del 2023 e record degli ultimi 10 anni. Aumenta di conseguenza il tasso di occupazione che in questo primo semestre dell’anno migliora di un punto percentuale rispetto all’H1 2023 (62,1% contro 61,1%), mentre cala il tasso di disoccupazione che raggiunge il 6,2%, una quota percentuale che non si vedeva dal periodo pre-crisi finanziaria del 2008.