Bergamo, 11 giugno 2022 – A Zingonia taglio del nastro per l’apertura del cantiere di riqualificazione della prima torre (Rinascita) grazie a Gabetti Lab ed Enel X. Un intervento di eco e sismabonus che riguarda anche le torri Oleandro, Barbara 2 e Barbara 1 e che coinvolge 150 famiglie, per un importo totale di 12 milioni.«Zingonia è destinato a diventare un progetto iconico del Superbonus, un esempio di come una grande opportunità per far ripartire l’Italia e mettere in moto la filiera, possa affermarsi anche con un ruolo sociale all’interno delle comunità», ha spiegato l’amministratore delegato di Gabetti Lab, Alessandro De Biasio.In contemporanea è stato presentato il nuovissimo Doposcuola multietnico, donato alla collettività da Gabetti Lab, che ha finanziato i lavori di ristrutturazione e acquistato i nuovi arredi. Lo spazio verrà gestito dalle associazioni e cooperative sociali già in attività nella zona. Durante la mattinata è stata offerta la merenda ai bambini del quartiere, per l’intrattenimento della comunità è stato organizzato uno show cooking per tutti. Tra macchine per pop-corn e il lancio di palloncini colorati, è stata anche l’occasione per mostrare l’altra faccia di Zingonia e la forza dei residenti che per anni si sono opposti alla microcriminalità e all’abbandono.Grazie al Superbonus – la detrazione del 110% delle spese sostenute per la realizzazione di interventi di efficienza energetica, consolidamento statico o riduzione del rischio sismico degli edifici – i condòmini potranno godere di un immobile più efficiente e sicuro e di un abbattimento dei costi energetici in bolletta. Inoltre, optando per la cessione del credito d’imposta avranno l’opportunità di realizzare i lavori di riqualificazione azzerando la spesa da sostenere. Il Superbonus è, quindi, un’occasione reale per ridurre da una parte i consumi energetici e le emissioni e dall’altra le disuguaglianze sociali. Uno strumento accessibile a tutti, anche alle fasce di popolazione più povere e disagiate.Da un passato di area frammentata, degradata, con i suoi palazzi fatiscenti, appartamenti sfitti o sotto sequestro, lo spaccio a cielo aperto, oggi Zingonia è un laboratorio sociale complesso e sorprendente: questo piano di rinascita e rigenerazione è diventato un esempio per altri contesti di periferia italiani. I palazzi, simbolo del degrado del quartiere, cambieranno sia dentro sia fuori. Gabetti Lab, la più importante rete di imprese per la gestione sostenibile degli immobili, vista l’importanza sociale dell’intervento, si è fatta carico degli onorari degli studi di fattibilità, stadio iniziale della progettazione. La torre Rinascita sarà la prima ad essere riqualificata. Un’operazione complessa che riguarda condomini misti, unità private e popolari, multietniche con abitanti che provengono da 40 Paesi diversi e la convivenza di religioni differenti. Attualmente la realtà di Zingonia parla di un insediamento la cui percentuale di immigrati stranieri arriva al 50%, ma anche di un comparto produttivo ancora vitale, con punte di eccellenza spesso notevoli. Un progetto di rigenerazione, ma anche una battaglia di legalità con la ri-costituzione dei due condomini adiacenti, Nuova Alleanza e La Fenice, oggetto anch’essi di un possibile successivo intervento. Con l’impegno di creare luoghi di aggregazione per la comunità e la promessa che sarà il primo passaggio per far uscire il fazzoletto di terra a cavallo tra cinque piccoli comuni della bergamasca (Verdellino, Osio Sotto, Boltiere, Verdello e Ciserano), dallo status di ghetto.